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Sogni d'oro
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Sicuramente non è il miglior film di Moretti, però è comunque un'opera
interessante e ben fatta.
Lo si potrebbe accostare a 8½ di Fellini.
È un continuo passaggio da scene surreali a scene piuttosto dure (la
colluttazione con la madre, la brava Piera Degli Esposti) a scene
comiche (l'irresistibile Sigmund Freud interpretato da Remo Remotti) con
il malessere e l'inquietudine a fare da filo conduttore.
Citazioni evidenti del personaggio di Monsieur Opale (Il testamento
del mostro).
Compaiono, oltre a Luigi Moretti, padre di Nanni, Vincenzo Salemme,
Tatti Sanguineti, Giampiero Mughini, Alessandro Haber.
Sabina Vannucchi, che interpreta Anna Freud, per me assomiglia molto a
Jasmine Trinca.
Dario Cantarelli, immancabile nei film di Moretti, qui introduce il
tormentone del bracciante lucano, pastore abruzzese e casalinga di
Treviso.
Il personaggio di Laura Morante ricorda la Cardinale di 8½ o la
Ciangottini de La dolce vita.
Buone le musiche di Franco Piersanti (quello de Il commissario
Montalbano). |